PREMIARE IL MERITO, RICUCIRE I DIVARI
Ci impegniamo a realizzare una società più inclusiva e meritocratica, con un’economia dinamica, libera dall’asfissiante cappa dell’assistenzialismo e della burocrazia. Una società in cui sviluppo e welfare non siano considerati concetti contrastanti, ma dimensioni inscindibili dell’azione politica.
Non si può distribuire ricchezza senza prima crearla, valorizzando il talento e le capacità di ognuno. Allo stesso modo, se non si riducono le diseguaglianze tra i più forti e i più deboli e se non si distribuisce il benessere, la crescita diventa insostenibile. Bisogna ricucire fratture e divari per restituire a tutti pari opportunità di partenza.
Facciamo dell’Italia il Paese della solidarietà e dell’inclusione. Per permettere al singolo di coltivare ambizioni e progetti bisogna sostenere la famiglia in ogni sua forma. Valorizzare la famiglia significa anche aiutare le giovani coppie e favorire la natalità significa cambiare i tempi delle città e del lavoro affinché il benessere della persona sia al centro della nostra organizzazione sociale ed economica.
Pubblico e privato devono cooperare per lo sviluppo materiale e immateriale della comunità. Lo Stato ha il dovere di regolare il mercato, assicurare la concorrenza ed elevati standard dei servizi pubblici. Le istituzioni devono garantire risorse in investimenti strategici per lo sviluppo e incentivare la creazione e la cooperazione delle imprese, in particolare nelle aree più depresse del Paese. Stimoli e incentivi pubblici però devono essere limitati nell’intensità e nel tempo, per non trasformarsi in assistenza.